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Tasso di interesse fisso o variabile

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Informazioni Mutuo :

Il tasso d'interesse.

Il tasso d'interesse

Prima di scegliere il mutuo è importante valutare bene il tasso di interesse applicato al finanziamento, questo determinerà infatti l'entità dell’esborso aggiuntivo rispetto alla somma prestata dall'Istituto erogante.

Tasso fisso

Con il tasso fisso la percentuale degli interessi resta quella concordata al momento della sottoscrizione del mutuo per tutta la durata del prestito, a prescindere dalle oscillazioni del mercato (eventuali rialzi o ribassi).
Può convenire a chi ha uno stipendio da dipendente perché si mette al riparo da brutte sorprese. In questo tipo di mutuo il tasso applicato è sempre di almeno 1 o 2 punti più alto rispetto ai prodotti a tasso variabile.

Tasso variabile

Diversamente dal precedente, il tasso variabile è legato alle oscillazioni di determinati indici finanziari, nazionali o internazionali: i cosiddetti "parametri di indicizzazione". I più diffusi sono: l'Euribor, il Rendiob, la Lira Interbancaria e il Libor. La banca applicherà all’indice di riferimento lo "spread", vale a dire una sorta di margine di guadagno che può variare dall'1 al 2%.

Tasso misto

E’ un nuovo tipo di tasso che si va molto diffondendo, soprattutto di recente. Nella fase iniziale del mutuo è previsto un tasso fisso; dopo un certo numero di anni si trasformerà in variabile. Può accadere anche l’ipotesi inversa, vale a dire una partenza "variabile" trasformata poi in "fissa". In alcuni casi la decisione del passaggio da un tasso all'altro è comunicata dall’intestatario del finanziamento, in altri il tasso si trasforma automaticamente. In questo modo si può continuare a mantenere il tipo di tasso scelto all'inizio anche per molti anni.

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